di quella che cantò Gioacchino Belli
coi versi suoi, magnifici e perfetti,
sparsi qua e là, tra questi vicoletti
—
e queste piazze dai tetti fioriti,
tra questi muri logori e sbiaditi
ma rallegrati dalle tinte accese
dei panni stesi come un gran pavese
—
che sventola al soffiar del ponentino.
Sui tetti qua s’affaccia un abbaino,
là ride una loggetta inghirlandata
di glicini e di malva profumata;
—
alla finestra la trasteverina
s’affaccia a cicalar con la vicina,
per curiosare o per tenere a bada
il figlio che schiamazza per la strada
—
in gara con il fabbro che massella
il ferro caldo d’una catinella.
Nell’osteria qualcuno gioca a carte,
qualcuno invece se ne sta in disparte
—
davanti a un piatto pieno e a una fojetta.
Per viver bene questa è la ricetta:
al corpo vino schietto e matriciana
…e all’anima uno squillo di campana.
Illustrazione: Via della Lungaretta (Roesler Franz), fonte http://it.wikipedia.org/wiki/File:PalazzoMatteiAllaLungarettaByRoeslerFranz.jpg
federico bernardini ha detto:
Grazie, Honan, per il tuo apprezzamento!