“A lungo si amarono.
Piccoli, incrociando sguardi
Cresciuti, la vita
Noi, i figli
Ancora la vita.
E poi Lei andò.
La raggiunse,
il tempo che aveva aspettato
per nascerle vicino.
Son di nuovo insieme
Guardano
montagne presto
bianche di marmo e neve.
Orizzonte vasto e consueto.
Ciao ragazzi”.

“Con te se ne andò
un’altra persona da amare.
Gli occhi che ridevano
prima del sorriso.
Il profumo sottile che 
annunciava il tuo arrivo
rimaneva dopo la partenza
Sui tuoi piedi, grandi i miei piccini
i primi passi di danza
una rumba, ricordo
Riuscivi a far ballare chiunque
anche tua madre
che amava ballare, ma non osava.
Il fascino, la delicatezza, l’ironia
la cultura
Eri mio zio
Ti ho ritrovato nel sorriso 
schivo, sornione, quasi segreto
del tuo nipote preferito
quello che sembra te piccino
Vedere in lui, ancora cucciolo
tre uomini, tu, tuo padre e lui
L’embrione di uomini 
tremendi e affascinanti”

Sonia Maioli

Illustrazioni tratte da Google immagini